Daniela Bartoli

Lo psicologo giuridico

Daniela Bartoli

Daniela Bartoli

Febbraio 1, 2023

La psicologia giuridico-forense è un ambito applicativo della professione di psicologo, che si inserisce nel diritto. In particolare si occupa di definire in quale modo il funzionamento dell’individuo (adulto e/o in età evolutiva), di un gruppo o di una organizzazione può influenzare il rapporto con la legge e la comunità sociale, sia a livello generale che nelle diverse e specifiche questioni di giustizia, sia civile che penale.

 

Si tratta quindi di un ambito con identità interdisciplinare, che richiede una sapiente capacità di coniugare la conoscenza e l’esperienza clinica, con la giurisprudenza.

Lo psicologo giuridico può quindi essere incaricato:

  • da un giudice o da un pubblico ministero, in qualità di suo delegato e consulente, per approfondire dal punto di vista scientifico, problemi e controversie all’interno delle quali, in quanto magistrato, non ha specifico sapere;

  • da un avvocato, in qualità di suo delegato, per approfondire dal punto di vista clinico aspetti che potrebbero avere importanza nell’ambito di un procedimento civile o penale;

  • direttamente da un libero cittadino, per ricevere suggerimenti professionali sulla possibile importanza che alcune manifestazioni cliniche della personalità o del comportamento, potrebbero avere all’interno di un procedimento giudiziario o, addirittura, in previsione di intraprendere un possibile procedimento giudiziario.

 

Quindi sono veramente molto numerosi le situazioni in cui la psicologia giuridica ha ragione di applicazione.

In ambito civile

Generalmente lo psicologo forense interviene in separazioni giudiziali delle coppie, per la valutazione dell’idoneità genitoriale, soprattutto quando vi sono minori coinvolti, ma anche in qualità di esperto in grado di fornire un parere specialistico insituazioni diadozione, affido o abbandono; ancora, lo psicologo può valutare i danni non patrimoniali in seguito ad un illecito, oppure può aiutare a definire e quantificare eventuali ripercussioni in seguito a mobbing o ad altre forme di stress che possano aver causato, illegittimamente, dei danni alla persona; infine, può contribuire nella valutazione dell’individuo relativamente allacapacità di agire nei casi di interdizione, inabilitazione, capacità testamentaria, oppure in merito alla identità psicosessuale. In questo caso lo psicologo può intervenire direttamente nel giudizio già intrapreso, oppure essere incaricato, in forma stragiudiziale, per fornire il suo parere tecnico nella dimostrazione di una specifica condizione psicologica.

In ambito penale

sono assai numerose le possibilità di applicazione della scienza psicologica e spaziano dalla valutazione della capacità e/o attendibilità testimonialedi un minore o di un adulto, sino alla valutazione dell’esistenza di eventuali psicopatologie e dell’implicazione di tali disturbi in comportamenti illeciti o devianti, oppure, in ambito criminale, dell’interconnessione associata al tipo di personalitàche ha commesso il crimine, sino all’ascoltodi minori coinvolti in abusi o maltrattamenti di vario genere, con valutazione delle condizioni psicologiche in seguito a tali reati.